domenica 11 febbraio 2018

Morey Saint-Denis - En La Rue de Vergy - 2001 - Domaine Henri Perrot-Minot


Degustazione del 10 febbraio 2018

  1. GUSTO: 8
    Eccoci finalmente alla Borgogna... Il santuario di ogni enofilo, 1247 climats con nomi e classificazioni differenti, al netto delle peculiarità di ogni singolo domaine e di ogni annata... Insomma, si tratta della croce e delizia di quasi tutti gli appassionati di vino, me compreso, di un mondo straordinario e affascinante, ma anche talmente variegato, complesso (e costoso!), da rendere veramente arduo fare paragoni o commenti in qualche modo "oggettivi" e completi. Fatta questa premessa, anche per un palato giovane come il mio si tratta di vini straordinari e speciali!
    In questo caso ci troviamo nella parte nord della Cote de Nuits, a cavallo tra Morey Saint-Denis e Chambolle-Musigny, in una parcella di categoria "village" (che probabilmente a breve diventerà un 1er cru), ma che confina direttamente con due straordinari Grand Cru, ossia il Clos de Tart ed il Bonnes Mares. Più nel dettaglio, ci troviamo a monte rispetto a queste vigne mitologiche, dove residuano circa 20cm di terreno lavorabile, prima di uno strato di 30m di roccia! Quanto all'annata, il 2001 è stata molto irregolare, che ha regalato vini spesso un po' sbilanciati verso le durezze (la fonte di buona parte di queste informazioni è la bibbia appena uscita a firma di Armando Castagno).
    Venendo alla bottiglia che abbiamo assaggiato, si tratta, al contrario, di un vino equilibratissimo! Il colore rubino ancora molto luminoso (seppur non troppo carico), già inizia a virare verso eleganti tinte granata. Dopo un'oretta dall'apertura i profumi si sono sprigionati in un'elegantissimo bouquet floreale, con terziari molto intriganti, seppur appena accennati. Al gusto, un tannino e una vena acida ben bilanciati accolgono il sorso con forza, salvo poi, dopo un attimo di suspence, lasciare spazio ad aromi piacevolissimi ed eleganti, coerenti con il naso. Teoricamente sia il Bonnes Mares che il Clos de Tart danno vini (seppur spaziali!) abbastanza corposi e tannici, mentre questa bottiglia mi è parsa slanciata e per nulla pesante, forse proprio grazie alla maggiore altitudine ed al terreno ancora meno profondo. Senz'altro non si tratta di un mostro di complessità, ma forse questa versione ha una bevibilità ancora più facile. La bottiglia l'abbiamo bevuta in 2, ma se fosse stata una jeroboam l'avremmo finita senza problemi! Forse anche l'annata non sarà stata straordinaria, ma resta una bevuta al limite della perfezione, rispetto a quello che personalmente cerco in un rosso!
  2. FAIRNESS: 8,5
    La cantina è anch'essa di primissimo ordine, essendo il Domaine Perrot-Minot una piccola realtà che per molti ha preso il testimone addirittura della divinità della biodinamica in Borgogna, ossia quell'Henry Jayer i cui vini costano oggi anche 15.000 euro a bottiglia (!!!). Senza dubbio si tratta di un'eccellenza di qualità, sia con riferimento ai vigneti di qualità, ai metodi di coltivazione, ma anche soprattutto all'attenzione in cantina
  3. OCCASIONE: 7
    A volte c'è la tentazione di pensare che certi vini vadano aperti solo il giorno di Pasqua o in un ristorante stellato... A mio giudizio, al contrario, si tratta di vini da un lato piacevolissimi e ottimi da abbinare alla cucina anche casalinga e non troppo elaborata, dall'altro, però, di prodotti talmente complessi, che meritano di essere al centro della serata, bevuti e commentati con pazienza, e non un ornamento rispetto a una festa o a un'occasione.
    Nel mio caso, ero insieme al mio fido cognato che condivide la mia stessa passione, e lo abbiamo degustato prima, dopo e durante una cena a base di pizza fatta in casa e formaggi di capra
  4. ACQUISTO: 8
    Ho da poco scoperto questo il sito francese (www.millesimes.com) che fornisce le eccellenze dell'enologia francese, soprattutto Borgogna, Bordeaux e Champagne, con un catalogo vastissimo, prezzi ottimi e, soprattutto, la possibilità di acquistare vini di vecchie annate, circostanza fondamentale se si vuole gustare al meglio i vini di queste zone
  5. PREZZO: 7,5
    Se lo rapportiamo agli altri vini di Borgogna, alla posizione ottimale della vigna, alla cantina molto rinomata ed ai 17 anni di distanza dalla vendemmia, i 42,30 € pagati sono veramente pochi. Anche come valore assoluto, credo che questa bottiglia li valesse tutti!
VOTO MEDIO: 7,8

Nessun commento:

Posta un commento