lunedì 27 marzo 2017

Provincia di Pavia Rosso IGT - Il Beneficio - 2012 - Alessio Brandolini


Degustazione del 26 marzo 2017

  1. GUSTO: 7,5
    ho già parlato in altri post dei vini dell'Oltrepò, dal cult Barbacarlo, alla bonarda, al metodo classico da uve pinot nero. Ma questo territorio è in grado di regalare anche grandi rossi tout court! In questo caso abbiamo un potente blend di croatina e barbera, con lungo affinamento in barrique (15 mesi), stabilizzazione in vasche di cemento per un anno e riposo per un altro anno in bottiglia prima della commercializzazione. Da ciò si ricava un vino potente (14%), corposo, caldo, dai profumi intensi, ma anche con un grande equilibrio. La categoria è quella dei vini top, da invecchiamento.
  2. FAIRNESS: 7,5
    Alessio Brandolini è un giovane molto impegnato, che ogni anno acquista sempre maggiore credibilità nel panorama oltrepadano! Il suo approccio al vino, poi, è davvero quello moderno che piace a noi: estrema cura per il territorio, vitigni autoctoni, riduzione al massimo delle sostanze chimiche
  3. OCCASIONE: 7,5
    è bello quando sei a casa e ti vengono a trovare tua sorella e tua cognata, con rispettivi consorti, e improvvisi un aperitivo che diventa cena!
  4. ACQUISTO: 9
    come altre bottiglie già commentate, anche questa è stata acquistata direttamente dalle mani di Alessio Brandolini, durante la nostra zingarata in Oltrepo dello scorso novembre
  5. PREZZO: 8
    se un grande vino rosso, da invecchiamento, viene venduto a 15 euro la bottiglia, siamo davanti ad un ottimo rapporto qualità/prezzo. Credo che un vino del genere, in una degustazione alla cieca, potrebbe benissimo passare per un vino della fascia 30-40 euro!
VOTO MEDIO: 7,9

domenica 12 marzo 2017

Emilia IGT - Vej - 2015 - Podere Pradarolo

Grappolo di Malvasia di Candia





















Degustazione dell'11 marzo 2017

  1. GUSTO: 7,5
    chi non sa cosa sia un "orange wine", rischia di rimanere disorientato assaggiando un vino di questo tipo! Si tratta, infatti, di un vino bianco, vinificato in rosso, ossia macerato insieme alle bucce. La foto del grappolo di malvasia di candia a piena maturazione, infatti, dimostra in modo eclatante il motivo del particolare colore del Vej. In particolare, si tratta di un colore straordinario ed affascinante! Un ambra che ci rimanda ad alcuni passiti o addirittura a distillati o birre, ma davvero faticheremmo ad associare ad un vino bianco secco, della scorsa vendemmia. I giorni a contatto con le bucce, nel caso dell'annata 2015, sono stati 210, come viene mostrato in modo fiero e simpatico in etichetta. Venendo all'olfatto, oltre al piacevole sentore aromatico peculiare del vitigno, abbiamo un'intenso profumo di rosa, ma anche sentori di agrumi e di pesca. All'assaggio, per chi come me non è ancora del tutto abituato a questa tipologia di vino, risalta subito la sensazione tannica (data sempre dalle bucce e che quindi non si trova mai nei vini bianchi "tradizionali"). Per il resto l'aromaticità del vino è sorretta da una buona struttura. L'insieme di queste caratteristiche davvero particolari, lo rendono un vino unico e che vale senz'altro la pena di assaggiare. Non posso dire, però, che ne avrei bevuta un'altra bottiglia subito dopo. Anche quanto all'abbinamento con il cibo, non sono convinto di quale piatto lo potrebbe esaltare: noi, per esempio, lo abbiamo abbinato ad un'ottima minestra di legumi cucinata dalla padrona di casa
  2. FAIRNESS: 8,5
    Podere Pradarolo è una piccola azienda della provincia di Parma (Valle del Ceno) che ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla produzione di vini cd. naturali, ossia prodotti con uve coltivate nel pieno rispetto della natura e della biodiversità (anche oltre i protocolli del "bio") e vinificate senza l'aggiunta di alcun additivo chimico e di solforosa. In particolare, poi, il vigneron Alberto Carretti ha voluto riscoprire un metodo di vinificazione dei vini bianchi con lunghe maturazioni (come si anticipava in precedenza), che, oltre alla riscoperta di una tecnica utilizzata già in passato anche proprio in Emilia, permette di ottenere vini bianchi più strutturati e longevi e di tirare fuori il meglio di ogni vitigno
  3. OCCASIONE: 7
    una normale cena con amici storici è diventata un'occasione speciale dal momento che, tra impegni quotidiani e malattie varie, non ci ritrovavamo insieme da quasi tre mesi! La cornice della Cascina Valmora, poi, dimora di artisti, ha reso l'atmosfera davvero calda come il colore del Vej
  4. ACQUISTO: 7,5
    ho acquistato questa bottiglia all'ultimo LiveWine di Milano, dopo che l'assaggio mi aveva davvero stregato
  5. PREZZO: 7,5
    ho pagato la bottiglia 12,5 €, un prezzo che mi sembra assolutamente onesto. Come dicevo, è un prodotto unico e difficilmente paragonabile agli standard che abbiamo in mente, ed è quindi difficile stimarne il valore. Di certo possiamo fidarci sulla qualità delle uve e sulla paziente e complessa tecnica di vinificazione
VOTO MEDIO: 7,6

lunedì 6 marzo 2017

Alsace AOC - Riesling Coup de foudre - 2010 - Bernhard & Reibel


Degustazione del 4 marzo 2017

  1. GUSTO: 8
    sabato sera, mentre si scatenava una romantica tempesta di neve (40 cm in una giornata!), abbiamo deciso di recarci presso quel magnifico ristorante che è il Foyer des Guides, immerso nelle piste da sci di Valtournenche. Dopo aver dato un occhio al menù, io e mia moglie ci facciamo tentare, tra le altre cose, da un tris di foie gras, presentati con cotture ed abbinamenti differenti. Subito mi si accende una lampadina: serve un vino speciale! Ecco dunque come arriviamo a questo straordinario riesling alsazino, con già (o solo!) 7 anni sulle spalle, che si presenta con un invitante colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il naso è intenso: si sentono in modo predominante i tipici ed eleganti profumi di idrocarburi, ma anche frutta esotica e fiori freschi. Anche al gusto c'è tutto quello che ci si può aspettare da un vino del genere, con spiccate mineralità e sapidità.
    Anche l'abbinamento con il foie gras ci stava tutto!
  2. FAIRNESS: 8
    non avevo mai sentito parlare della cantina in oggetto, ma fin da subito mi balza all'occhio il logo dei "Vigneron independent" (in Italia "Vignaioli indipendenti"), segno di una piccola realtà che gestisce in modo artigianale tutti i passaggi, dalla coltivazione alla vinificazione. Cercando qualche notizia in più, trovo la conferma che si tratta di una cantina di piccole dimensioni (23 ha), che coltiva tutti i vitigni tipici dell'Alsazia (Gewurztraminer, pinot grigio e riesling) con certificazione biologica.
  3. OCCASIONE: 7,5
    nessuna particolare ricorrenza, ma una piacevolissima serata di fine inverno trascorsa in montagna insieme alla mia famiglia e a mia sorella con il suo fidanzato. L'atmosfera è stata resa davvero indimenticabile dalla forte nevicata. Come direbbe un mio caro amico, poi, ci siamo "sparati l'eleganza" ordinando piatti raffinati e bevendo una gran bottiglia di vino!
  4. ACQUISTO: 7
    come spiegavo in un precedente post, il Foyer des Guides offre una cantina esteticamente molto spettacolare, proprio all'ingresso del ristorante. Anche i vini offerti, ovviamente, sono molto ricercati. Vi sono quasi tutti i migliori vini della Valle d'Aosta, ma anche una buona selezione di vini italiani e francesi
  5. PREZZO: 7
    i 35 euro spesi al ristorante sono veramente onestissimi! Non so quanto possa costare una bottiglia del genere in cantina (credo una fascia da 15 a 20 €), ma posso garantire che ne è valsa senz'altro la pena, anche attesa l'annata già un po' evoluta!
VOTO MEDIO: 7,5