sabato 21 gennaio 2017

SPECIAL EDITION - Consorzio Terre Lariane (degustazione AIS Lecco)


Si è appena conclusa a Garbagnate Monastero la serata di degustazione organizzata da AIS Lecco.
Senz'altro il clou della serata erano i banchi di assaggio di ben 11 cantine (su 16 totali) consociate del Consorzio Terre Lariane.
Un'occasione ghiotta per saggiare lo stato dell'arte della neonata IGT.
Iniziamo con una premessa: negli ultimi decenni il vino del territorio lariano è stato poco più che contadino (e non pensate ai cd. "vini naturali" molto in voga di recente)... Numeri piccoli, scarsa qualità, scarsissima personalità e riconoscibilità.
Montevecchia è sempre stata una piccola eccezione, nonostante non sia nemmeno lei mai riuscita a fare un vero salto di qualità.
Questo consorzio (e la relativa IGT) è un indispensabile punto di (re-)inizio indispensabile e sta già dando buoni frutti!
La maggior parte delle aziende sono ancora molto piccole ed alle primissime vendemmie, ma è evidente il tentativo di puntare sempre più sulla qualità e, soprattutto, di iniziare a fare in qualche modo squadra, unico sistema per poter sperare di sopravvivere nella spietata realtà enologica attuale.
Se penso a tantissime DOC che potrebbero e dovrebbero essere soppresse, ritengo invece che questa IGT sia invece un soggetto destinato a crescere e che potrà fare solo bene a tutte le aziende della zona.
Venendo ai vini, nonostante non vi sia un vitigno autoctono (tranne forse la Verdesa, usata in percentuali minime), nè una tipologia di vino comune a tutte le cantine, ho notato che il vitigno che fa da fil rouge è il buon vecchio merlot, spesso proposto in una versione base vinificata in acciaio ed in una vinificata in barrique (con le dovute aggiunte di altri vitigni alla bisogna, ed in particolare del syrah).
Il mio sogno, però, è che, sull'esempio riuscitissimo di La Costa, si possano scoprire i luoghi, i modi ed i cloni migliori per coltivare un pinot nero di qualità, da vinificare in rosso!
Passando agli assaggi, tante realtà sono senz'altro ancora dei work in progress, sia per le tecniche di coltivazione e di vinificazione, sia perchè hanno viti ancora molto giovani.
Ho assaggiato comunque molti vini di buon livello, solo un paio di vini "vecchio stampo", nel senso negativo del termine, e confermo che, a parte l'outsider Bornò di Tre Noci (meglio il 2013 con barrique usate, rispetto al 2014 che ha preso, a mio avviso, troppo legno), la cantina che sta tracciando la strada della qualità è La Costa.
In attesa del San Giobbe 2015 (pinot nero in purezza), in uscita tra un paio di mesi, ho molto apprezzato il Seriz 2013 (merlot e syrah) ed anche il Solesta 2013 (riesling renano 85% e incorcio manzoni 15%).
Questi tre vini, a mio giudizio, dovrebbero essere il benchmark per tutte le altre aziende, le quali hanno la prova che, lavorando bene, questi terreni hanno davvero qualcosa da dare!
In bocca al lupo a tutti e complimenti per il lavoro che state facendo!
Prima di concludere, però, vorrei fare una rapida menzione di alcuni degli altri vini in degustazione (45 in tutto).
Piacevolissima sorpresa il Prosecco "Col Fondo" di Bele Casel! Credo che l'unica via di salvezza per la denominazione (dal 2016 spumante più venduto al mondo!!) sia quella di tornare alle origini... Questo metodo ancestrale (rifermentazione in bottiglia coi lieviti della prima fermentazione, senza degorgement) mi è piaciuto tanto. Urge approfondire l'argomento!
Ottimo anche il Franciacorta Extra Brut di Faccoli, uno dei grandi nomi della Franciacorta di qualità: vino strutturato, ricco e maturo.
Tra i bianchi fermi, ho apprezzato il profumatissimo Falerio Pecorino di Pantaleone 2015, mentre mi aspettavo di più dai vini francesi in degustazione...
Quanto ai rossi, ho apprezzato la spiccata personalità dell'Etna Rosso 2013 de I custodi dell'Etna e di un altro vino, chicca della serata, il Piedirosso dell'azienda Agnanum, una piccola realtà napoletana che ha valorizzato questo raro (per me era una "prima volta"!) vitigno autoctono. Un vino davvero particolare, con una certa aromaticità e piacevoli sentori di spezie e liquirizia... tutto da scoprire!

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