lunedì 12 settembre 2016

Cinque Terre - Magioa - 2015 - Buranco



Degustazione dell'11 settembre 2016


  1. GUSTO: 7
    è un vino prodotto con i vitigni autoctoni bosco e albarola, oltre al "quasi" autoctono vermentino. Sicuramente è un bianco che mostra la sua forte personalità e territorialità, cosa che abbiamo molto apprezzato. I profumi si sono aperti dopo qualche minuto e sono piuttosto delicati, ma raffinati. Il sapore è senz'altro sapido, ma molto gradevole. Lo scarso (o forse addirittura nullo) utilizzo di solfiti, infine, rende il prodotto particolarmente facile da bere. Perfetto l'abbinamento con una straordinaria pasta all'uovo con gamberetti e zucchine
  2. FAIRNESS: 8
    Buranco è una delle realtà più importanti e prestigiose delle Cinque Terre, territorio talmente impervio e unico che già da solo merita profondo rispetto per ogni vignaiolo. Vigneti abbarbicati sulla montagna, affacciati sul mare, coltivati in modo quasi esclusivamente manuale, che godono di un'esposizione verso sud e di una ottima influenza delle brezze marine. Chi è stato nella cantina Buranco, poi, riferisce anche di una magione particolarmente suggestiva e ben curata che domina il golfo di Monterosso. Come si diceva, Buranco è sempre stato in prima linea per la produzione di vino senza solfiti, sfida affascinante e sempre apprezzata!
  3. OCCASIONE: 8,5
    ogni anno, la domenica dopo l'8 di settembre (S. Maria Nascente) si festeggia a Bernareggio la festa del paese. In particolare, quest'anno siamo stati ospiti dalla zia Emy in occasione dei suoi (primi) 60 anni! Erano presenti molti familiari, tra cui il mitico zio Antonio, già citato in precedenti post, grande appassionato di vini. Oltre al vino in oggetto, offerto dalla padrona di casa, infatti, abbiamo stappato alcuni eccellenti bottiglie portate dagli ospiti: uno sforzato di Nino Negri 2004, un Barolo Mosconi di Fantino Conterno del 1996, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Serra Fiorese di Garofoli 2013. Concluso il pasto, la zia si è superata sfornando anche uno Champagne Wiston Churchill di Pol Roger del 1999 (straordinario!!!) e un rarissimo Schiacchettrà di Mario Andreoli 2012 (artigianale, ma unico!)! Per ognuno di questi vini (alcuni davvero speciali!) sarebbe stata necessaria una recensione, ma abbiamo optato per questo prodotto che, oltre ad aver retto il difficile confronto, è di nicchia, di qualità, molto originale e anche più accessibile rispetto ad alcuni dei suddetti grandi vini... un "vino giusto"!
  4. ACQUISTO: 9,5
    la bottiglia che abbiamo assaggiato è stata acquistata dalla zia durante una visita a Monterosso, nella quale ha avuto anche la possibilità di essere ospite del proprietario, Gigi Grillo, di cenare con lui e di conoscere la sua famiglia. La descrizione che Gigi Grillo (che anche io ho incontrato ad una degustazione proprio a Monterosso nell'aprile 2015) ha fatto della sua produzione ci ha davvero affascinato, perchè la sua azienda rappresenta un bel mix tra la cultura contadina della cinque terre e l'approccio imprenditoriale e moderno di un uomo di mondo come lui stesso sicuramente è.
  5. PREZZO: (7)
    non conosco quale sia l'esatto prezzo di questa bottiglia, anche se credo sia compreso nella fascia tra 15-20 €. In tal caso sarebbe un prezzo certamente proporzionato alla qualità, rarità e peculiarità del prodotto, oltre che alla difficoltà di produzione
VOTO MEDIO: 8

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